Il 30 maggio si è svolto a San Salvo l’incontro di chiusura
del Progetto “Abitare i luoghi”, che vede vari comuni abruzzesi, molisani e
campani gemellati fra di loro e per il quale sono arrivate a San Salvo 140
persone, fra alunni di seconda e terza media, professori e dirigenti.
Per l’occasione, abbiamo deciso di metterci in gioco e
proporci come piccole guide per un percorso nel centro di San Salvo.
Quello che segue è il resoconto di quanto avvenuto dentro e
fuori di noi in quel giorno; lo abbiamo scritto collettivamente in classe, facendo
parlare un’unica narratrice femminile, che ci rappresenta e “contiene” tutti. Buona lettura! ;)
Oggi è il 30 maggio 2017, fuori fa caldo e c’è molto sole e
io sono andata a fare la guida del
centro storico di San Salvo per gli alunni di Sant’Elia a Pianisi e Calvi
Risorta.
L’ho fatto perché pensavo fosse divertente, mi interessava
ed ero incuriosita da questa esperienza.
Non ero sola: con me c’erano alcuni dei miei compagni di
classe.
La piazza San Vitale era deserta e piena di una luce da
sogno, a causa del caldo.
Ero felice però, perché mi sentivo grande e anche perché
potevo trasmettere delle conoscenze su San Salvo. Già sognavo, insomma, mi vedevo
come una guida professionista.
Poi all’improvviso sono arrivati gli alunni della scuola
ospite; a quel punto mi sono sentita a disagio e avevo voglia di darmela a
gambe e scomparire, mentre mi ripetevo: “Ma chi me l’ha fatto fare!?”
E quello che penso ora è che se dovessi fare, molto semplicemente,
un elenco delle cose che più mi sono piaciute di questa giornata sicuramente
citerei il momento in cui è toccato a me
fare la guida e poi quando ho capito che ce l’avevo fatta. Se invece dovessi
fare un elenco contrario e stilare un’anticlassifica, mi verrebbe subito in
mente il caldo, il sudore e forse anche la confusione finale.
E, già che sto stilando una classifica, se dovessi dire il
posto che più mi affascina di San Salvo direi la Porta della Terra o forse la
Fontana Vecchia.
E continuo a pensarci anche ora che sto per andare a letto e il cielo
sopra di me è tutto nero, con qualche stella che lo illumina.